Abbiamo avuto l’onore di ospitare il “nostro” arcivescovo cardinale di Villafranca di Verona, titolare della storica pieve, per un periodo di qualche giorno assieme alla sorella, al cognato e al nipote sacerdote.
Sono stati due giorni impegnativi, infatti, il programma incominciava già il sabato 17 giugno con la riconsegna a Zuglio di cinque statue della Pieve di san Pietro trafugate 36 anni fa e ritrovate dal nucleo Investigativo dei carabinieri. Nel pomeriggio la santa messa celebrata dallo stesso cardinale assieme al nostro don Giordano e al nipote don Paolo. Santa messa di saluto visto che Mons. Zenari con la sua elevazione a cardinale, non potrà mantenere il suo titolo di arcivescovo della nostra san Pietro per essere incardinato a Roma.
La domenica Sua Eminenza celebra la santa messa per la festa del nostro gruppo Olavina Hally e nel pomeriggio darà la cresima ad una 20 di ragazzi delle nostre parrocchie e non solo.
Segue la posa della prima pietra del monastero che speriamo riuscirà a essere edificato nelle adiacenze della chiesetta della Madonna delle Grazie.
Prima di ripartire il lunedì 19 Sua Eminenza si ferma ad Imponzo per benedire una casetta della Polse pronta per ospitare una famiglia in fuga dalla guerra che distrugge la sua amata Siria.
L’impegno di questi giorni non ha cambiato il “nostro”cardinale. È rimasto l’uomo umile, umano, squisito che conosciamo.
Per noi sono stati giorni incantevoli che la presenza del cardinale ha arricchito spiritualmente e umanamente.
Ci auguriamo che, come ci ha promesso tornerà a trovarci, non più per dovere di carica, ma per semplice amicizia. Noi l’aspettiamo a braccia aperte. Sappiamo di avere avuto in questi anni della sua presenza fra noi, una benedizione del cielo.
Gli auguriamo che possa cadere anche sulla sua amata Siria una grande benedizione, che possa finalmente tornare la pace e che lui possa agire da cardinale con serenità senza trovare sempre il brutto spettro della guerra.
TANTI AUGURI EMINENZA DA TUTTA LA GENTE DI CARNIA